Le ragioni dell'opera

L’infrastruttura, inserita tra le principali reti europee come collegamento tra il Corridoio Mediterraneo e quello Scandinavo – Mediterraneo, si colloca in un quadro di opere programmate con la funzione di migliorare la mobilità tra il Veneto e il Trentino - Alto Adige, e tra questi e il nord Europa, incrementando l’accessibilità territoriale e riducendo i chilometri percorsi per gli spostamenti delle persone e delle merci.

La Regione del Veneto e la Provincia autonoma di Trento saranno interessate nei prossimi anni dalla realizzazione di importanti infrastrutture ferroviarie e stradali con l’obiettivo di ridurre il trasporto delle merci su gomma e trasferirle su ferro, nonché limitare la congestione sul sistema stradale con conseguenze positive sui tempi di percorrenza, l’incidentalità, i consumi di carburante e l’inquinamento.

L’opera si colloca all’interno di questo quadro di sviluppo infrastrutturale e gli studi di traffico che hanno accompagnato l’elaborazione delle diverse ipotesi di tracciato, sono stati elaborati tenendo conto, ad esempio, del potenziamento della rete ferroviaria (con il nuovo Tunnel del Brennero) e stradale (riqualificazione della SS47 della Valsugana, realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta).

Il completamento a nord dell’Autostrada A31 potrà così contribuire, assieme alle altre opere in programma, a ridurre ulteriormente la congestione da traffico sulla viabilità locale e sulle altre arterie autostradali come la A22 (Autostrada del Brennero) e la A4 (Brescia – Padova).